martedì 15 luglio 2014

Agcom: Sky prima per ricavi nel 2013; aggiornare legge par condicio

Si conferma il primato dei ricavi televisivi di Sky in Italia. Il dato emerge dall'ultima relazione dell'Agcom, secondo cui nel 2013 il gruppo di Rupert Murdoch ha registrato in Italia un fatturato di 2,6 miliardi di euro, segnando un calo del 3,5% sull'anno prima. Il grosso dei ricavi - spiega l'Agcom - è arrivato dalla pay tv (2,3 miliardi), che sempre nel 2013 ha totalizzato in Italia una quota di mercato del 77,8%, contro il 79,1% del 2012. Più contenuto il calo dei ricavi della Rai che si colloca in seconda posizione con ricavi pari a 2,3 miliardi (-1,6%), mentre per quanto riguarda il gruppo Mediaset, lo scorso anno ha riportato ricavi per 2,2 miliardi, con una frenata dell'8,2%. La quota di mercato della pay tv del Biscione si è invece attestata al 19,1%, in crescita sul 2012 (17,6%). Una vera e propria impennata ha infine interessato Cairo Communication che nel 2013 ha visto i propri ricavi aumentare del 268,9% a 136 milioni di euro.

Lo scorso anno il fatturato dell'intero settore delle comunicazioni ha registrato un fatturato pari a 56,1 miliardi di euro, in calo di 5,4 miliardi (-9%) rispetto ai 61,4 del 2012 (quando si era registrato un calo sul 2011 del 6,7%). Una dinamica negativa - spiega l'Agcom - imputabile oltre che alla generale crisi del settore, dal calo dei prezzi dei servizi. Nel dettaglio, lo scorso anno il comparto Tlc ha registrato un calo di fatturato del 10,7% a 34,4 miliardi, affossato in gran parte dal crollo del fatturato sulla rete mobile (-13,8%). Il valore del comparto media (radio, tv, internet, quotidiani e periodici) si è attestato invece a 14,7 miliardi (-6,9%), spinto al ribasso soprattutto dai periodici (-17,2%) e dai quotidiani (-7%). Resistono invece tv a pagamento (-2%) e internet (-2,4%) mentre frena decisamente la tv gratuita (-5,9%). Per quanto riguarda i servizi postali invece, l'Agcom rileva un calo più contenuto a 6,9 miliardi (-2%) sul 2012.

Secondo l'Agcom, è proseguito nel 2013 il calo della pubblicità, si è registrata infatti una contrazione del 10,9% sul 2012, a 7,4 miliardi di euro. Nel dettaglio la pubblicità è crollata nei periodici (-24,1%) e nei quotidiani (-13,2%), mentre sugli annuari si è addirittura registrato un calo del 30%. Per quanto riguarda la televisione, lo scorso anno la raccolta è calata del 10% a 3,2 miliardi, mentre quella sulla radio ha fatto segnare una frenata del 6,4% a 461 milioni. In calo anche la pubblicità su internet (-2,5%).

La tv e la politica sono cambiate rispetto al 2000 anno in cui è stata disciplinata la par-condicio: per questo occorre che la politica rimetta mano alla legge per "coniugare la irrinunciabile esigenza di assicurare una efficace tutela del pluralismo informativo con l'evoluzione del panorama mediatico e politico". Così il presidente dell'Agcom, Angelo Cardani, nel corso della relazione annuale dell'Authority, sottolineando come le elezioni europee del 2014, hanno mostrato "che la comunicazione politica su cui il legislatore aveva costruito il baricentro della par condicio, rappresenta un veicolo di informazione ormai superato: i dati di ascolto evidenziano una scarsa attenzione del pubblico verso questa tipologia di programmi".

Nel merito si è espressa nell'introduzione alla relazione anche il presidente di Montecitorio: "Le regole della par condicio meritano di essere considerate un capitolo essenziale del dibattito in corso sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale". Boldrini è convinta che bisogna rimodellare le regole che assicurano parità di condizioni tra tutti i soggetti politici "sulla base delle scelte che faranno Senato e Camera: per garantire il giusto equilibrio, tra maggioranza e minoranze, tra diritti del governo e diritti delle opposizioni e per evitare che nell'informazione televisiva, ancora determinante nel processo di formazione degli orientamenti di voto, funzionino, per dirla col linguaggio delle riforma elettorale, troppe alte soglie di accesso".

"Spero che le forze politiche sappiano partecipare al dibattito sulla nuova Rai facendo un passo indietro, senza interferire, e liberandosi del radicato vizio di chiedersi 'al mio partito cosa tocca?', ma guardino ad un orizzonte più ambizioso: come il servizio pubblico può contribuire a darci un Paese più moderno, aperto, inclusivo, curioso, che rifiuti gli stereotipi, che sia capace di alzare lo sguardo oltre il cortile di casa". ha affermato inoltre Boldrini, auspicando "un dibattito che coinvolga non solo gli 'addetti ai lavori', ma tutti i cittadini che nella società, nella scuola, in famiglia, ogni giorno sperimentano gli effetti della comunicazione e chiedono al servizio pubblico di svolgere di più e meglio la sua funzione. Dalle polemiche innescate dal contributo Rai nel cosiddetto decreto Irpef è derivata una decisione del Governo che reputo importante e positiva: quella di anticipare il rinnovo della concessione tra lo Stato e l'azienda, senza aspettarne la prevista scadenza del maggio 2016. La discussione pubblica dei suoi contenuti è un'occasione di straordinaria importanza per capire quello che i cittadini vogliono e quello che allo sviluppo della nostra società può venire da un servizio pubblico profondamente riformato. Mi auguro davvero che la consultazione annunciata per i prossimi mesi sappia coinvolgere coloro che operano nel settore, ma ricordando che tutti coloro che pagano il canone meritano di essere considerati 'azionisti di fatto'".

"La crescente importanza della rete non deve indurre a trascurare il pluralismo informativo italiano, che fa i conti con una situazione dura", ha anche sottolineato la presidente della Camera, che ha ricordato che nel 2013 vi è stata "una fase difficile dell'emittenza locale". "Si tratta - ha aggiunto - di voci che si stanno spegnendo e che rischiano di rendere più povera l'offerta informativa, essenziale in democrazia".

"L'Italia continua a mostrare segnali di debolezza nello sviluppo e nella penetrazione di reti digitali di nuova generazione e di accesso ai servizi più innovativi", ha rilevato Cardani. "Sebbene nell'ultimo anno si sia parzialmente ridotto il divario digitale dell'Italia rispetto alla media europea, molti sforzi restano da compiere e in questo comune obiettivo l'Agcom farà la sua parte". Il presidente Agcom ha poi ricordato il ruolo dell'Authority nella risoluzione arbitrale delle controversie tra "operatori e operatori-utenti, che ha ridotto i tempi del contenzioso, avvicinando i contendenti all'accordo".

A tre mesi dall'entrata in vigore del regolamento per la tutela on line del diritto d'autore, "i primi risultati mostrano come l'Autorità stia effettivamente perseguendo l'obiettivo virtuoso che si era prefissata nell'affrontare il delicato tema della tutela del diritto d'autore online". Lo ha affermato Cardani. "Numerose procedure avviate, infatti -ha riferito Cardani- si sono concluse con l'adeguamento spontaneo di uploader, provider e gestori di siti internet alle richieste dell'Autorità, mostrando una risposta positiva della rete alle attività di contrasto alla pirateria, a riprova dell'efficacia del sistema introdotto". L'intervento dell'Autorità, ha sottolineato ancora il presidente dell'Agcom si fonda "per altro, sulla convinzione che il contrasto alla pirateria non possa limitarsi solo all'opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive volte a creare una cultura della legalità, nella fruizione dei contenuti".

Agon Channel con Alessio Vinci dall'autunno anche in Italia

Grande novità per il mercato televisivo italiano. In autunno arriva in chiaro sul digitale terrestre Agon Channel, il canale televisivo con sede a Tirana, in Albania, fondato dall’imprenditore Francesco Becchetti. In Italia Agon Channel proporrà una programmazione al 100% inedita per la tv italiana autoprodotta dal canale con un taglio “generalista” e partecipativo con una forte vocazione cross mediale. Il canale si rivolge infatti in modo particolare alla fascia di giovani adulti (18 -55 anni) e punterà, nella fase di lancio, su format inediti per la tv italiana ideati e prodotti dallo stesso Agon Channel nel quartier generale a Tirana.

In palinsesto, i generi più apprezzati ed amati degli ultimi anni, come i reality e i talent show, si alterneranno a contenitori più tradizionali, come i game show e il varietà-talk show. Spazio anche all’informazione e all’approfondimento giornalistico con Alessio Vinci, ex conduttore di Matrix con alle spalle vent'anni di esperienza come inviato della CNN in tutto il mondo, che assume la direzione delle news e sarà il conduttore di alcuni nuovi programmi allo studio in questi mesi. In arrivo su Agon Channel anche lo sport le cui trasmissioni sono affidate a Giancarlo Padovan, autorevole giornalista sportivo ed ex direttore di TuttoSport.

Così come già avvenuto in Albania, Agon trova la sua identità peculiare nel rapporto diretto e interattivo con il pubblico che sarà parte integrante della programmazione. In quest’ottica Agon Channel inaugura oggi, 15 luglio, un grande casting tour televisivo che toccherà, tra luglio e settembre, le principali città e località di mare della penisola. Prima tappa oggi e domani a Bologna (c/o Circolo Mazzini Via Levante, 6) alla presenza di Alessio Vinci, per poi proseguire alla volta di Milano (18-19 luglio), Pescara (18 luglio), Vieste (20 luglio), Loano (Savona il 21 luglio), Bari (23 e 24 luglio), Livorno (23 luglio), Gallipoli e Cagliari (26 luglio), Ostia (Roma, 29 luglio) e Terracina (31 luglio). Ad agosto il Casting Tour di Agon Channel arriverà a Milano Marittima, San Benedetto, Torino, Trieste, Bergamo, Padova, Salerno, Reggio Calabria per toccare poi anche la Sicilia nelle due tappe di Palermo e Catania e concludersi poi a settembre in altre splendide città italiane. Si ricercano non solo attori/attrici, aspiranti conduttori tv, comici e reporter, ma anche altre figure professionali che avranno l’opportunità di diventare i protagonisti dei nuovi programmi del canale.

Agon Channel si è affidata a Filmmaster Events per il lancio in Italia del canale con la creatività del direttore artistico Alfredo Accatino. Il Casting Tour è organizzato in collaborazione con Wobinda Produzioni. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulle date, orari e modalità di partecipazione sono disponibili sul sito del canale www.agonchannel.it.

Agon Channel è realtà televisiva di primo piano in Albania dove, in meno di anno dal suo debutto, ha rivoluzionato il sistema televisivo del Paese portando i più alti standard qualitativi e produttivi. Attualmente Agon Channel impiega oltre 200 giovani con uno staff tecnico e autoriale che coinvolge professionalità sia albanesi che italiane. Con la trasmissione di programmi di altissimo livello acquisiti in licenza dal mercato internazionale (U.S.A, Europa, Sud America) grazie alla partnership con le principali major del settore, e attraverso la produzione di formati per lo più originali e di taglio moderno, realizzati negli studi all’avanguardia di Tirana, Agon in pochi mesi ha visto allargarsi la sua popolarità anche in altri paesi, tra i quali l’Italia, contando su un’attenzione mediatica spontanea e frequente. Oltre all’eccellenza delle produzioni originali, il canale ha concentrato la sua spinta editoriale anche su importanti collaborazioni con lo star system italiano: tra le principali ricordiamo quelle con Barbara D’Urso, Enzo Iacchetti, Manuela Arcuri, Alba Parietti, Jimmy Ghione, Kledi Kadiu e molti altri.

lunedì 14 luglio 2014

I mondiali di calcio alla RSI fanno il pieno d'ascolti

Indici altissimi e numerosi segnali di apprezzamento da parte del pubblico confermano che i Campionati mondiali di calcio appena conclusisi sono stati anche per la Tv della Svizzera Italiana un pieno successo. La RSI ha trasmesso, in diretta, tutte le 64 partite, il che equivale ad una copertura complessiva di 111 ore, 21 minuti e 9 secondi. Ogni incontro è stato mediamente seguito, nella Svizzera italiana, da 41 mila persone, che corrispondono a una quota di mercato media del 46.4%.

Durante i Mondiali LA 2 è stato il canale più visto nella Svizzera italiana: ai suoi indici altissimi vanno aggiunti quelli di LA 1, che ha proposto una programmazione alternativa e complementare, basata sull’Informazione e su un’offerta di fiction pure molto seguite dai telespettatori. Dal 12 giugno al 13 luglio LA 1 ha raggiunto, tra le 18 e la una del mattino, una quota di mercato media del 19.1% che, sommata al 32.3% de LA 2 nella stessa fascia, porta la RSI ad un 51.4% complessivo.

Ecco il podio delle partite più seguite su LA 2:
1° posto per Svizzera-Ecuador del 15 giugno con 109'800 persone
2° posto per Germania-Argentina del 13 luglio con 107'000 persone
3° posto per Svizzera-Argentina del 1 luglio con 102'800 persone.

A consolidare ulteriormente l’apprezzamento per la qualità della copertura giornalistica offerta dalla RSI – in primo luogo, naturalmente, dalla sua redazione sportiva, ma anche dall’Informazione e da altre produzioni radiofoniche, televisive e multimediali – va segnalato, infine, il grande successo della app RSI Mondiali FIFA 2014, scaricata oltre 17 mila volte nella versione iOS e oltre 5'500 volte in quella Android.

In seconda serata su Rai 1 il magazine sui Nastri d'Argento 2014

Il meglio del cinema italiano va in onda con i Nastri d'Argento, domani su Rai 1 alle 23.15 dal Teatro Antico di Taormina. Con i sei premi assegnati quest'anno dai giornalisti a "Il capitale umano" di Paolo Virzì, in un'ora di magazine, tra premi e interviste, duetti, emozioni, risate e applausi per molti personaggi popolarissimi anche in tv. Pif, con due Nastri tra le mani, avverte i registi 'veri' che ormai ha 'scoperto' il cinema e non intende mollare, Claudia Gerini dedica il suo successo a Mariangela Melato e Monica Vitti, Claudio Amendola con Marco Giallini e Edoardo Leo -i Premi Manfredi 2014- ricorda divertenti aneddoti su Nino che proprio a Taormina salutò il pubblico per l'ultima volta, sul palco con la moglie Erminia. Premio internazionale a Alice Rohrwacher e da Cannes un Nastro anche per "Incompresa" di Asia Argento. Produttori dell'anno la coppia Procacci-Rovere e Rai Cinema per "Smetto quando voglio" di Sidney Sibilia. Anche Carlo Buccirosso e Paolo Sassanelli con Giampaolo Morelli tra un premio e l'altro per la commedia dell'anno, "Song'e Napule" dei Manetti Bros, premiata anche per la canzone, accendono di applausi il Teatro Antico nella serata in collaborazione con Taormina Arte, realizzata dal Sngci con la regia di Giovanni Caccamo e condotta in prima persona da Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che assegna i Nastri, consegnati sul palco da tante altre «firme» del Direttivo Sngci, fin dal 1946.

Premiati anche i migliori attori 2014: Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni per "Il capitale umano" e dal regista Ferzan Ozpetek per "Allacciate le cinture" (Nastro al miglior casting director, Pino Pellegrino) Kasia Smutniak e Paola Minaccioni. A Taormina anche il Nastro speciale per il miglior esordio alla regia in corto a Stefano Accorsi, autore di "Io non ti conosco". Passerella e interviste, anche per Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Personaggio dell'anno Anna Foglietta, Valeria Solarino.

A decidere i vincitori è stato il voto dei giornalisti cinematografici iscritti al SNGCI -oltre cento anche quest'anno- che organizzano come sempre con il sostegno istituzionale di MiBACT -Direzione Generale per il Cinema- i premi assegnati fin dal 1946 al meglio del cinema italiano.

Torna su Rai YoYo "La Casa di Topolino"

Ritorna, per la gioia di tutti i bambini, da domani su Rai YoYo, tutti i giorni alle 19.30, «La Casa di Topolino» che li aiuterà a riconoscere forme, colori e numeri per sviluppare le abilità proprie dell'età prescolare in compagnia di Topolino, Paperino, Minni, Paperina, Pippo e Pluto.

Ogni episodio presenterà un «tema del giorno» che verrà affrontato ponendo un piccolo problema da risolvere e, a svolgere il compito, saranno proprio Topolino e tutti i suoi amici, che chiederanno l'aiuto dei piccoli telespettatori da casa. La particolarità di questa serie Disney, consiste nell'aspetto interattivo: Topolino, insieme agli amici da casa, sceglierà uno degli oggetti proposti dallo « strumentopolo» Toodles per risolvere il quesito del giorno. Ogni piccolo telespettatore, tentando di partecipare alla soluzione, imparerà in ogni puntata una nuova nozione.

Vicedirettore Tg2 Tolfa vigile e cosciente

Il vicedirettore del Tg2, Rocco Tolfa, «è vigile e non in fin di vita come riportato da alcuni organi di stampa. È ricoverato nel reparto di chirurgia maxillo-facciale e i medici stanno valutando se operarlo per il forte trauma al volto riportato dopo l'incidente». Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Antonio D'Urso, direttore generale dell'ospedale S.Camillo di Roma, dove è ricoverato il giornalista Rai dopo essere stato vittima di un grave incidente a Priverno (Latina) mentre era in bicicletta. «Il paziente ha risposto alle domande dei medici ma potrebbe prospettarsi un intervento chirurgico a breve», precisa il direttore generale del S.Camillo.

Gli Europei di Pallanuoto con il Settebello in diretta su Rai Sport 1

Riflettori puntati sulla capitale ungherese Budapest, per la 31a edizione del Campionato europeo di pallanuoto. Rai Sport proporrà ai telespettatori quarantasette partite dai gironi eliminatori alle finali. Tra le 12 nazionali che parteciperanno al torneo grande attesa per il nostro «settebello» guidato dal ct Alessandro Campagna, inserito nel girone A insieme a Montenegro, Grecia, Russia, Georgia e Romania. Il team azzurro, quarto classificato all'Europeo 2012, dopo il debutto con la Russia, martedì 15 luglio affronterà la Romania.

La partita sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 1 (canale 57 DTT) a partire dalle 16.00 Per tutte le partite del torneo, sia maschili che femminili, si alterneranno in telecronaca Fabrizio Failla e Dario Di Gennaro, affiancati da Francesco Postiglione al commento tecnico. Questi gli altri incontri della giornata di martedì, in onda sempre su Rai Sport 1: alle 14.30 Russia-Montenegro, alle 19 Croazia-Spagna e alle 20.30 Ungheria-Francia.

YouTube punta a produrre programmi

YouTube accelera sui contenuti a pagamento. Secondo indiscrezioni di Reuters, avrebbe intrapreso un nuovo giro di consultazioni con le major di Hollywood e con gli artisti indipendenti per produrre anche programmi. Una stoccata a concorrenti come Amazon e Yahoo! che però non sta a guardare: nelle ultime ore, infatti, l’azienda di Sunnyvale ha acquisito RayV, una startup focalizzata sullo streaming video che produce programmi per l’online e il mondo mobile.

Secondo Reuters, Youtube potrebbe offrire tra 1 e 3 milioni di dollari per produrre una serie di programmi e anche contribuire al marketing. La popolare piattaforma sarebbe interessata a video della durata inferiore a 30 minuti, un format adatto per il web sul quale ha già investito Amazon. “Stiamo esplorando vari contenuti e idee di marketing per supportare i creatori”, ha spiegato a Reuters un portavoce della popolare piattaforma di condivisione video, non commentando però l’esito degli incontri con Hollywood.

Già nel 2001, in via sperimentale, YouTube aveva stanziato circa cento milioni di dollari per un centinaio di canali tematici che ora – spiega un rappresentante dell’azienda – “sono in cima alle classifiche di audience con oltre il 2% di iscritti per ogni canale”.

Fifa e televisioni contro i video di Vine

E’ il momento di Vine, il nuovo servizio ideato da Twitter che permette di ‘cinguettare’ immagini in movimento di 6 secondi, perfetto per un replay in tempo reale, e a disposizione di tutti, dei gol segnati ai mondiali di calcio in Brasile. Ma la Fifa, e le principali reti televisive mondiali, che comprano le immagini a peso d’oro, non ci stanno. Infatti, dopo la sbornia di gol retwittati in tempo reale (basta filmare un replay con un telefonino e postare le immagini) dei primi giorni, i gol in sei secondi si sono fatti sempre più rari. E dopo le proteste della stessa Federcalcio internazionale e delle emittenti come la potentissima Espn americana, numerosi account Twitter sono stati chiusi.

Fatto sta che tornare indietro sarà molto difficile e Vine, che fino ad oggi appariva più che altro come una sorta di gadget per postare selfie in movimento, è diventato uno dei social del futuro, complementare a Twitter, Facebook ed Instagram, in questo momento il network più popolare tra gli adolescenti americani che spesso segnano il trend. Com’è successo in passato con i social e i recenti mezzi di condivisione di file, musica ed immagini, si può ipotizzare che emittenti tv e forse anche la Fifa stessa (molto presenti su Twitter) tenteranno di ‘recuperare’ Vine e di utilizzarlo a loro vantaggio, forse inventando formule a pagamento, o cedendo qualcosa per indirizzare gli utenti verso sevizi a valore aggiunto. Comunque vada, è facile pensare che Vine sarà presente agli europei in Francia nel 2016 e ai prossimi mondiali russi del 2018.

Dopo l'edizione brasiliana torna su Sky Sport "Speciale Calciomercato"

Da Rio de Janeiro agli studi di Milano Santa Giulia, continua l’appuntamento cult dell’estate di Sky Sport “Speciale Calciomercato” (giunto alla sua decima edizione) punto di riferimento per chi vuol sapere tutto, ma proprio tutto, sulle trattative del mercato calciatori. Dopo l’edizione brasiliana nello studio di Copacabana, che ha accompagnato i telespettatori dalla gara d’esordio alla finale della FIFA World Cup 2014, da domani, martedì 15 luglio (fino al 1° agosto), Alessandro Bonan e Gianluca Di Marzio saranno nuovamente insieme per raccontare tutti i segreti del calciomercato.

Tutte le sere dal lunedì al venerdì, dalle ore 22.45 su Sky Sport 1 HD e Sky Supercalcio HD, un’ora di notizie e divertimento in diretta, grazie anche alle incursioni di Fayna con le curiosità dal mondo del web e ai collegamenti live con i giornalisti di Sky Sport inviati nei ritiri della Serie A.

“Speciale Calciomercato” tornerà poi dal 18 agosto al 1° settembre (giorno di chiusura del calciomercato), sempre dalle ore 22.45 su Sky Sport 1 HD e Sky SuperCalcio HD, per seguire passo dopo passo le ultime, decisive, tappe del mercato estivo.

Con "Millennium" Rai 3 non va in ferie e sperimenta tris al femminile

Il prime time d'approfondimento informativo del martedì di Rai 3 non va in ferie ma anzi sperimenta una formula tutta nuova con "Millennium", in onda da domani per 7 settimane, con un'inedita conduzione a tre tutta al femminile. Una sfida che già nel titolo gioca con il complicato inizio di questo nuovo millennio ma anche con la celebre saga dello scrittore Stieg Larsson, affidata a Mia Ceran, Elisabetta Margonari e Marianna Aprile che racconteranno attualità e politica con uno sguardo rivolto al passato, per capire cosa non ha funzionato, ma soprattutto indirizzato al futuro, provando a scardinare luoghi comuni e retorica politica. E anche un modo per Rai 3 di mantenere 'illuminato' il prime time di martedì in vista della difficile sostituzione in autunno di Giovanni Floris (passato a La7 proprio per condurre un nuovo programma al martedì, oltre ad una striscia preserale) alla conduzione di "Ballarò".

Le tre giornaliste avranno ruoli e «registri diversi», con Mia Ceran nel ruolo più tradizionale di conduttrice centrale dallo studio, Elisabetta Margonari come inviata a confronto con la società civile (gruppi di cittadini, imprenditori, ecc.) e Marianna Aprile alle prese con la dimensione umana dei protagonisti della politica e dell'attualità. La Ceran, cresciuta ad "Agorà" e data nei giorni scorsi come papabile alla successione di Giovanni Floris, sottolinea: «Per me è già un grande onore avere 7 prime serate su Rai 3 a 27 anni». Mentre il direttore di Rai 3, Andrea Vianello, ribadisce che nulla è deciso per il futuro di "Ballarò" «anche perché -aggiunge- non voglio mettere sulle spalle di Mia come delle altre colleghe anche il peso di queste ipotesi, nel momento in cui stanno già per affrontare questa sfida importante di "Millennium"». Ma è difficile non immaginare che il nuovo programma servirà comunque a Vianello per valutare come sostituire Giovanni Floris.

A chi chiede a Vianello per quale motivo alcuni programmi nuovi hanno fatto bassi ascolti su Rai 3, risponde: «perdiamo ascolto? Tutte le reti generaliste perdono ascolto per la frammentazione dell'offerta. Il pubblico di Rai 3 è curioso, va a vedere e a cercare i canali tematici. Abbiamo il segno meno, ma tutti lo hanno. Il daytime di Rai 3 è tornato al segno più nella stagione 2013-2014, abbiamo invertito la tendenza. Nel prime time abbiamo una perdita; noi dobbiamo sperimentare, ce lo possiamo permettere perché abbiamo tanti prodotti di prime time di lunga serialità molto forti: Fazio, "Report", "Presadiretta", "Ballarò", "Chi l'ha visto", "Ulisse" sono marchi molto forti, sono la nostra cassaforte degli ascolti. Nell'ultimo anno c'è stato una bolla sull'informazione: "Ballarò" ha perso 3 punti di share. La7 perde più di noi. Noi siamo una rete generalista, completa, La7 ha deciso di puntare tutto sull'informazione. Noi perdiamo ascolti per la frammentazione dei canali, non per La7, che perde di più. La competizione con La7 non esiste, la state creando voi. Non è un nostro competitor diretto, lo sarà il martedì sera».

Tornando a "Millennium", tra le novità del programma l''In3vista', intervista a tre ad un personaggio chiave del momento politico (domani ad aprire le danze nel giorno dell'inizio delle votazioni sulla riforma del Senato, sarà la presidente della commissione Affari Istituzionali, Anna Finocchiaro, anche relatrice del provvedimento) che dovrà fare i conti con le domande incrociate delle tre giornaliste,ognuna con una propria linea di racconto tra presente, passato e futuro.

"Millennium" seguirà naturalmente i fatti della più stretta attualità, con una particolare attenzione però ai protagonisti. In studio Mia Ceran e Marianna Aprile animeranno uno scambio di idee con gli attori della politica, dell'informazione e del mondo produttivo e sociale (nella puntata di domani si confronteranno Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia, Matteo Richetti, deputato del Pd, Matteo Salvini, segretario della Lega Nord collegato da Strasburgo, il giornalista Vittorio Zucconi e il premio Nobel Dario Fo). Da un set esterno Elisabetta Margonari racconterà il Paese da luoghi simbolo che incrociano la dimensione vacanziera con le tensioni sociali e le problematiche di un'Italia «incagliata»: prima tappa sarà Porto Rotondo in Sardegna, da dove interverranno, tra gli altri, gli imprenditori Vito Gulli, presidente di Asdomar, e Fateh Kassam, padre di Farouk, il bambino rapito nel 1992. Sarà l'occasione anche per tornare sulle conseguenze dell'alluvione in Sardegna e sulla condizione di chi ancora attende una soluzione. Il tutto accompagnato da servizi di approfondimento e ospiti a sorpresa, tra cui una sorta di 'cattivo' capace di far comprendere la natura del 'male' che ci attanaglia, proponendo però una visione radicale e politicamente scorretta della realtà. Primo ospite 'cattivo' un imprenditore che ha deciso di delocalizzare la sua attività, spostando la produzione dall'Italia agli Usa.

"Millennium" lancerà il primo sondaggio live in tv. Il programma permetterà infatti ai telespettatori di intervenire in diretta da casa, sia attraverso Twitter, che avrà ampio spazio all'interno del programma, sia attraverso il sondaggio live dell'istituto Ixè di Roberto Weber, che consentirà di testare tendenze, umori, scelte del Paese chiamando in causa per la prima volta in diretta, e in maniera scientifica, il pubblico, con i risultati in tempo reale a fine puntata. «Non un semplice televoto, ma una ricerca vera e propria che ha valore statistico», spiegano gli autori del programma. I risultati saranno statisticamente rappresentativi e i telespettatori, che saranno l'unico campione considerato, saranno chiamati ad esprimere un parere su un tema di stretta attualità politica. Le conduttrici presenteranno all'inizio di ogni puntata l'argomento e Ixè elaborerà il flusso di dati, trasformandoli in risultati di un sondaggio. Percentuali che poi saranno proposte, commentate e analizzate in diretta dagli ospiti. Un'ulteriore novità del programma sarà costituita dalla community: iscrivendosi al sondaggio live di "Millennium" chi risponderà alle domande riceverà, dopo qualche giorno, il report con i risultati completi.

Morto Lorin Maazel, l'omaggio di Rai 5

In omaggio al grande direttore d'Orchestra Lorin Maazel, scomparso ieri, Rai 5 - nell'ambito di Rai Cultura - trasmette questa sera, alle 19.45, un concerto da lui diretto nel 1989 al Palatrussardi di Milano. In programma alcune scene sinfoniche dal capolavoro di Hector Berlioz Roméo et Juliette, Symphonie dramatique op. 17: «La regina Mab», «Scena d'amore», «Morte di Romeo», «Romeo solo» e «Festa in casa Capuleti». Protagonista l'Orchestra National de France, compagine con cui Maazel ebbe uno stretto rapporto e di cui fu Direttore stabile dal 1977 al 1991.

Per ricordare il grande musicista statunitense, Rai 5 trasmetterà anche, mercoledì 16 luglio alle 21.15, «La traviata» di Giuseppe Verdi, diretta da Maazel nel 2007 al Teatro alla Scala di Milano, con la regia di Liliana Cavani. Protagonisti il soprano Angela Gheorghiu e il tenore Ramon Vargas, nei ruoli di Violetta Valéry e Alfredo Germont.

"Bimbo crocifisso dalle forze ucraine", polemica contro tv statale russa

È polemica in Russia per la trasmissione da parte del primo canale statale di una intervista nel week end ad una donna che ha accusato le forze ucraine di aver radunato le donne, i bambini e gli anziani sulla piazza centrale di Sloviansk e di aver «crocifisso come Gesù un bambino di tre anni su una tavola di legno», davanti alla madre. La protagonista, presentata come Galina Pychniak, rifugiata ucraina, è stata lodata dal conduttore per la sua coraggiosa denuncia.

L'episodio però non ha trovato alcuna conferma e ha suscitato sdegno e critiche nella blogosfera e tra gli oppositori. «Si tratta di una violazione flagrante dell'etica professionale. Una cosa del genere merita una inchiesta. La gente che fa queste cose sono pericolose per la società», si legge sul blog di Alexiei Navalini, il nemico numero uno di Putin e ora agli arresti domiciliari. Non è la prima volta che la tv pubblica russa trasmette notizie controverse o manipolate a fini di propaganda.

Ciclo "Amori all'improvviso" da domani sera su Rai 1

Tornerà da domani, su Rai 1 il ciclo «Amori all'improvviso» e l'estate della rete si tingerà di rosa con nuovi e inediti appuntamenti per celebrare il più travolgente e inarrestabile dei sentimenti. Le passioni, i tradimenti e le sconfitte, gli imprevisti e le sorprese dell'amore conquisteranno il pubblico con tante storie appassionanti ed avvincenti, per regalare grandi e romantiche emozioni.

Il primo appuntamento, alle 21.20, sarà con i colori e gli scenari esotici del film dal titolo «Persa in Borneo» di Ulli Baumann, che narra le disavventure di Julia durante il suo viaggio per raggiungere il marito, un uomo d'affari in procinto di acquistare una piantagione di olio di palma. Colta da un malore rimane da sola con l'autista Alex, un tedesco solitario trasferitosi in Borneo da anni. Grazie a lui imparerà ad amare l'oriente e la sua natura incontaminata, minacciata dalle attività illegali di uomini senza scrupoli, tra cui proprio il socio del marito.

Il ciclo proseguirà tutti i martedì fino al 2 settembre.

Camera: domani audizione Mediaset in commissione Trasporti

Martedì 15 luglio, alle ore 13.30, la commissione Trasporti di Montecitorio, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, svolgerà l'audizione di rappresentanti di Mediaset SpA. L'appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv. Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa della Camera.

Gasparri: dg Rai difenda azienda, non pensi a poltrone future

«Nonostante l'agguerrita concorrenza di Sky e la politica di risparmio che portò ad acquistare i diritti solo di una parte delle partite dei mondiali di calcio, la Rai ha ottenuto ottimi risultati di ascolto. I numeri sono talmente chiari che con un po' di sostegno forse riuscirà a capirli perfino il direttore generale, impegnato in una disperata opera di epurazione interna con il fallito intento di essere ammesso alla periferia della corte renziana. Difenda la Rai e le sue professionalità invece di pensare alle poltrone future». Lo afferma Maurizio Gasparri (Fi).

Vianello: tutte ipotesi aperte per dopo-Floris a Ballarò

«L'uscita di Giovanni Floris inutile negarlo è stata per la Rai una grave perdita, la rete e l'azienda hanno fatto di tutto per trattenerlo, anche al livello editoriale (riferendosi alle parole di Floris sul fatto che a spingerlo a lasciare la Rai sarebbero state divergenze editoriali, ndr), sapevamo quali erano i suoi desideri, per Raitre si apre una nuova era, chi sarà il nuovo conduttore di Ballarò non lo abbiamo ancora deciso, non è il momento di fare scelte affrettate». Così risponde il direttore Andrea Vianello nel corso della conferenza stampa a viale Mazzini del nuovo programma di informazione di Raitre in 7 puntate Millennium in onda da domani 15 luglio ogni martedì in prima serata e che vede alla guida tre donne Lia Ceran, Elisabetta Margorani e Marianna Aprile.

Proprio della Ceran erano circolate nei giorni scorsi indiscrezioni tra i nomi dei probabili conduttori di Ballarò dopo l'addio di Floris alla Rai, oltre a quello di Bianca Berlinguer e dello stesso Vianello. L'unica certezza, insiste il direttore della terza rete della tv del servizio pubblico, «è che io non sarò il conduttore di Ballarò la prossima stagione, il momento è troppo delicato stiamo vagliando tante ipotesi e tanti probabili conduttori, Giovanni Floris sarà su La7 il nostro diretto avversario. Con Giovanni siamo amici. Ci siamo anche 'messaggiati' in questi giorni. A lui posso solo dire "vinca il migliore", in questo momento non posso fare previsioni».

"Italia's Got Talent", flash mob di Sky al Fidenza Village

Una band musicale di 14 elementi, una cantante lirica, un giocoliere, un trampoliere, ballerine acrobatiche, breakdancer, acrobati, insomma una vera invasione di talenti ha fatto irruzione sabato 12 e domenica 13 luglio nella piazza principale del centro commerciale Fidenza Village. Il flash mob annuncia l’arrivo di Italia's Got Talent lo show degli show atteso per la prossima stagione su Sky Uno HD. Un successo globale, trasmesso con ascolti da record in 55 Paesi e seguito da 460 milioni di spettatori in tutto il mondo, ideato dal grande Simon Cowell, “papa'” anche di X Factor. che ha scoperto il talento incredibile di Susan Boyle, Kenichi Ebina o Jackie Evancho, solo per citarne alcuni.

Gli artisti che hanno dato vita al flash mob coinvolgendo e intrattenendo la folla, agitavano dei cartelli con su scritto «PIU’ TALENTO PER TUTTI» e «VOGLIAMO PIU’ TALENTO», inneggiando alla ricerca di artisti dalle abilità più varie e sorprendenti, che Sky ha messo in atto per la nuova edizione italiana del talent show. Il 19 e 20 luglio a Roma è attesa infatti la prima tappa del casting di Italia’s Got Talent che si svolgeranno presso gli STUDIOS - EX STUDI DE PAOLIS in Via Tiburtina, 521 a partire dalle 8.30 (orario su convocazione, previa iscrizione ai casting). Per partecipare basta iscriversi online sul sito italiasgottalent.sky.it allegando una foto ed eventualmente anche un video della propria performance, oppure chiamare il numero 02 45508888.

Su Cielo un nuovo speciale Sky Tg24 sul caso Yara

Su Cielo (DTT canale 26, Sky canale 126 e TivùSat canale 19) martedì 15 luglio alle 23.00 spazio al nuovo approfondimento di cronaca Yara, due versioni per un delitto, il secondo speciale realizzato da Sky Tg24 sugli ultimi sviluppi del caso della giovane Yara Gambirasio. Dopo la svolta decisiva di queste ultime settimane nelle indagini sull’omicidio della tredicenne di Brembate di Sopra che, nel 2010, ha sconvolto la piccola comunità della bergamasca e l’intero Paese, gli investigatori sono alla ricerca di ulteriori prove contro il presunto assassino. Intanto, il muratore di Mapello, continua a professare la propria innocenza e a raccontare la sua verità, nonostante la prova del dna lo abbia praticamente incastrato.

"Blognotes", reportage di Mimmo Lombezzi, da domani su Italia 1

Martedì 15 luglio 2014, alle ore 23.45 su Italia 1, al via “BlogNotes”, un programma Videonews in collaborazione con Mediafriends, a cura di Mimmo Lombezzi e Lorena Bari.

BlogNotes è un programma di reportage che, in ogni puntata, mette a confronto storie ambientate all’estero con situazioni affini ambientate in Italia. La crisi globale, infatti, attraversa e, allo stesso tempo, “avvicina” sempre di più le frontiere, importando in Italia problematiche e scenari che, sino a poco tempo fa, venivano associati prevalentemente a paesi più poveri in via di sviluppo, il cosiddetto “Terzo Mondo”. L’originale e innovativo stile del racconto di BlogNotes evoca l’andamento di un ricordo, di una riflessione, allontanandosi da quello della classica inchiesta. Come un diario, in cui vengono rielaborati gli appunti presi durante un viaggio su un tablet, attraverso il quale può aprirsi una rete di libere associazioni e collegamenti. In questa prospettiva, i reportage di BlogNotes sono inframmezzati da molteplici citazioni tratte da autori classici, ma anche da pellicole cinematografiche, siti internet o da blog.

La grafica prende spunto dal graphic journalism e dal fumetto, le immagini sono “sporcate” da disegni e da foto ricalcate a matita. Le tavole di Mimmo Lombezzi scandiscono il ritmo del racconto e accompagnano le citazioni, attraverso un montaggio veloce e incalzante.

Nella prima puntata: le bande di quartiere sembrano dare un’identità a chi si sente emarginato e, apparentemente, offrono la possibilità di farsi valere, anche se nel modo peggiore, esercitando e subendo la paura e la violenza. Da Bari a Lima, da Lima a Managua, un viaggio in tre periferie “graffiate” dal mito delle gang metropolitane

Germania Campione del mondo di calcio, 16.5 milioni di telespettatori su Rai e Sky

Straordinario risultato di ascolti tv in Italia per la finale del Campionato mondiale di calcio del Brasile disputata ieri, domenica 13 luglio e trasmessa in diretta su Rai e Sky.

Il match fra Germania e Argentina è stato seguito su Rai 1 da 13 milioni 952 mila spettatori con il 56,71% di share. Un risultato che si rafforza ulteriormente nei tempi supplementari con 14 milioni 508 mila spettatori e il 61,89%. Già mezz'ora prima del fischio d'inizio la partita ha incollato allo schermo gli spettatori: 6 milioni 866 mila con il 33.84%. Ottimi risultati anche per il dopo partita in seconda e terza serata con le "Notti mondiali" che ha conseguito 2 milioni 58 mila spettatori (24.94%) e con "Processo al Mondiale" con 1 milione di spettatori e il 20.35% di share. A questo dato vanno aggiunti i 344 mila spettatori (1.40%) ottenuti da Rai Sport 1, anch'essa in diretta dallo stadio Maracanà.

Su Sky Italia Germania-Argentina è la nuova partita tra squadre straniere più vista di sempre, superando di gran lunga il precedente record della semifinale tra Germania e Brasile (2.034.742). Ieri sera, infatti, sono stati 2.487.403 gli spettatori medi che hanno seguito i 120 minuti che hanno assegnato la Coppa alla Germania su Sky Mondiale 1 HD, con una share del 10,11% e 3.704.000 spettatori unici. In particolare, i tempi regolamentari sono stati seguiti da 2.427.004 spettatori medi, con il 9,69% di share e 3.441.442 spettatori unici, mentre i tempi supplementari hanno registrato un’audience media di 2.642.480 spettatori, l’11,27% di share e 3.036.542 spettatori unici. E proprio nei supplementari si sono registrati i picchi d’ascolto: alle 23.25, subito dopo il gol decisivo di Mario Goetze, erano sintonizzati in 2.706.725, mentre la share più alta si è registrata alle 23.33, in occasione della punizione calciata alta da Messi, con l’11,87%. Ottimi numeri anche per lo studio di “Sky Mondiale Show”, condotto da Ilaria D’Amico: il pre partita, dalle 20.20 circa, è stato seguito da 490.212 spettatori medi, mentre il post partita, con la premiazione, ha avuto un seguito di 798.683 spettatori medi, il 7,52% di share e 2.781.612 spettatori unici. Nell’intera giornata, i canali Sky dedicati al Mondiale hanno raccolto 4.479.242 spettatori unici.

Ed è stata una finale da record anche sui canali social di Sky Sport, attraverso i quali gli utenti hanno commentato Germania-Argentina fin dal pomeriggio della giornata di ieri: oltre 126mila interazioni tra Facebook e Twitter, di cui oltre 100mila sulla pagina Facebook (fb.com/SkySport) che ha superato proprio nel weekend la quota di 1 milione 500 mila fan. Sky Sport ha confermato la sua leadership sui social network: @SkySport è stato l’account più retwittato durante tutta la FIFA World Cup e #SkyMondiali è stato il terzo hashtag più utilizzato dagli utenti italiani per commentare il Mondiale dei Mondiali su Twitter, il primo tra quelli creati dai brand italiani (fonte Blogmeter). La community di Sky Sport su Facebook e Twitter ha superato, grazie ai Mondiali, i 2 milioni 700 mila iscritti, confermandosi quella più grande, in Italia, tra tutti i brand all news sport, ed ha generato oltre 1,6 milioni di interazioni nel periodo di Brasile 2014. Il tutto senza dimenticare il sito skysporthd.it che durante tutta la Coppa del Mondo ha registrato quasi 4 milioni e mezzo di utenti unici e più di 5 milioni di stream views per i contenuti video mondiali, molti dei quali esclusivi, come gli highlights di tutti match e i contributi in diretta dal Brasile degli inviati e dei talent impegnati nel racconto del torneo iridato.

Al via in prima tv assoluta su Italia 1 la serie "Chicago Fire"

A Chicago c’è chi gioca col fuoco. E a volte le fiamme degli incendi son più facili da placare di quelle della passione… “Chicago Fire” è la “bollente” serie tv in anteprima assoluta su Italia 1 dal 15 luglio, ogni martedì in prima serata. Ne sono protagonisti Jesse Spencer di Dr. House e Taylor Kinney (ex modello già in The Vampire Diaries in tv e in Zero Dark City di Kathryn Bigelow al cinema), attuale e storico fidanzato di Lady Gaga in odor di portarla all’altare.

Al distretto 51 del Chicago Firehouse il conflitto tra i tenenti Matthew Casey (Jesse Spencer), ligio capo dei pompieri con la sua osservanza delle regole, e l’esuberante nonché più carismatico Kelly Severide (Taylor Kinney), in testa ai soccorritori, rischia di dar fuoco alla miccia. Dopo la morte del vigile del fuoco Andrew Darden, entrambi si sentono colpevoli dell’accaduto. Il primo è diviso tra la dottoressa Hallie Thomas (Terri Reeves) e la paramedica Gabby Dawson (Monica Raymund). Su Severide pesa l’accusa della moglie del pompiere deceduto, la quale lo ritiene responsabile della tragedia. Nonostante il peso delle colpe e gli scheletri nell’armadio, ogni giorno è una lotta alla sopravvivenza che vede spesso bruciare le passioni tra un incendio e l’altro. Fanno parte del gruppo anche il nuovo arrivato Peter Mills (Charlie Barnett), sulle orme del padre e contro il volere della madre; il veterano capo-squadra Wallace Boden (Eamonn Walker); la paramedica gay Leslie Elisabeth Shay (Lauren German), convivente di Severide che ha scoperto che l’ex compagna si è appena sposata ed è rimasta incinta; il pompiere Christopher Herrmann (David Eigenberg), col pallino degli affari e dei soldi facili.

Jesse Spencer, noto al grande pubblico per il ruolo di Robert Chase in Dr. House, è tra i candidati dell’ultima ora per interpretare il protagonista maschile di Cinquanta sfumature di grigio al cinema. Taylor Kinney, oltre al legame più stabile con l’irrequieta Lady Gaga (si vocifera di un matrimonio alle porte) ed essere stato protagonista del di lei video musicale “You and I”, ha un passato da modello e una laurea in Business Management alla West Virginia University.

La serie ha goduto di una promozione straordinaria: Lady Gaga ha invitato i suoi followers su Twitter a seguire il debutto del telefilm dove recitava il compagno (per la cronaca, il tweet ha avuto quasi 3500 retweet e oltre 1800 utenti del social l’hanno inserito tra i “preferiti”).

Michael Brandt e Derek Haas sono gli ideatori del serial prodotto dal “guru” Dick Wolf (Law&Order). Sarah Shahi, Shiri Appleby e Treat Williams sono tra le guest-stars. Oltre a Wolf, Brandt e Haas firmano altresì da produttori esecutivi Danielle Gelber, Peter Jankowski, Joe Chappelle, Jeffrey Nachmanoff. La colonna sonora, vincitrice di un ASCAP Award, è composta da Atli Örvarsson. Le riprese sono avvenute a Chicago. Brian Lowry su “Variety” ha commentato ironicamente, a proposito della bellezza dei protagonisti: “ecco i pompieri usciti da una pubblicità di Calvin Klein!”.

Concerto RadioItaliaLive 2014: 2,4 milioni di contatti totali stimati

“RadioItaliaLive - Il Concerto” si conferma l’evento musicale dell’anno con una total audience straordinaria: 2,4 mln di contatti stimati (fonte analisi GroupM). 150.000 le persone che lo scorso 1 Giugno, in Piazza Duomo a Milano, hanno preso parte a “RadioItaliaLive - Il Concerto”, originale e unica serata live organizzata da Radio Italia. Sul palco grandissimi interpreti e autori della musica italiana e uno spazio esclusivo dedicato ai beniamini dell’hip hop italiano.

Trasmesso in diretta contemporanea su Radio Italia, Radio Italia Tv (canale 70 DTT, canale 725 SKY, canale 35 TvSat) e in streaming audio/video su radioitalia.it il concerto ha registrato un’audience media di 245 mila, facendo entrare Radio Italia Tv nella top 5 dei canali digitali più visti nel prime time. Successo anche per la messa in onda su Italia 1: il 41% di chi aveva seguito l’evento su Radio Italia Tv si è sintonizzato sulla rete Mediaset la sera dell’8 Giugno. Con i risultati ottenuti dal secondo passaggio in tv la total audience arriva a superare i 12 milioni.

L’evento, vivo in tempo reale sulle app gratuite “iRadioItalia” per iPhone, iPad, Android, Kindle Fire, Windows e Windows8, è stato protagonista anche sui social: da twitter, con l’hashtag #rilive e #RadioItaliaLive, a facebook sulla pagina ufficiale Radio Italia (prima in Italia tra le radio con oltre 2,2 milioni di likers). Durante la diretta sono stati oltre 13 mila i commenti sui due social network, con un picco in corrispondenza della performance di Emma. Il Concerto è entrato tra i 5 migliori eventi live musicali più commentati nell’anno e gli hashtag ufficiali correlati sono entrati nei Trending Topic della serata rimanendoci fino al giorno successivo.

Piazza Affari in negativo, male Mediaset

Piazza Affari in rosso, dopo una buona partenza. I listini milanesi ampliano i ribassi dopo il dato deludente della produzione industriale a maggio nell'area euro. Mentre il resto dei mercati finanziari del Vecchio Continente si muove compatto al rialzo, il Ftse Mib cede lo 0,45% a 20.522 punti, mentre l'All Share perde lo 0,41% e il differenziale tra Btp decennali e omologhi tedeschi sale a quota 168 con un rendimento del 2,88%. In rosso il comparto bancario: maglia nera per il titolo Ubi banca -4,04%, seguito da Banco Popolare -3,41% ed Mps che flette del 2,83%. Male anche Mediobanca -2,07%, Mediolanum -1,57%; Intesa Sanpaolo -0,73% e Bpm -0,65%, debole Unicredit -0,26%.

Tra i ribassi maggiori Pirelli -2,31% e Mediaset che perde il 2,11% a 3,24 euro; quasi 5 milioni i pezzi passati di mano per il titolo che nell'ultimo mese ha lasciato sul terreno il 13,35%. Maglia rosa invece per Finmeccanica che guadagna l'1,67%, in progresso Gtech +1,32%, Eni +0,88% e Fiat +0,81%. Bper, in controtendenza, guadagna lo 0,95% a 6,37 euro.

"Sardegna chi_ama", raccolti 210 mila euro per alluvionati

Quasi 210 mila euro raccolti per l'alluvione dello scorso novembre tra donazioni e biglietti per lo spettacolo di fine maggio con Gianna Nannini, Ron, Ornella Vanoni e tanti altri all'Arena di Sant'Elia. Grazie all'iniziativa promossa dal jazzista Paolo Fresu saranno utilizzati (al netto dei costi fiscali, della prevendita eccetera) quasi 180 mila euro per nove scuole. Un successo di pubblico, quello del concertone del 31 maggio, con il tutto esaurito nello spazio davanti al mare. Ma anche televisivo: alla diretta televisiva su Raitre hanno assistito quasi un milione e mezzo di spettatori.

«Bilancio estremamente positivo - ha detto Fresu questa mattina in videoconferenza da Udine - Gli obiettivi erano tre: raccogliere fondi, riportare al centro dell'attenzione il 'problema Sardegna' e riflettere su ciò che è successo. Penso che tutti siano stati raggiunti. Sardegna chi_ama non chiude, anzi. È un cantiere ancora aperto alla realizzazione di nuove iniziative. Abbiamo lavorato sei mesi per questo progetto: penso che sia stato un bel successo anche dal punto di vista strettamente musicale».

La scelta delle scuole? L'idea è stata quella di coprire totalmente le spese degli istituti danneggiati dall'alluvione cercando di raggiungere tutte le zone della Sardegna. I beneficiari: Macomer, Mogoro, Nuoro, Oristano, Uras, Olbia, Sant'Antonio di Gallura, San Gavino e Pabillonis. «Un problema importante, le cose sono andate bene da ogni punto di vista - ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru - la Sardegna in questi casi ha una capacità di mobilitazione eccezionale: l'isola in questo settore, lo dicono diversi indicatori, ha numeri eccellenti. La scelta fatta da 'Sardegna chi_ama' di destinare i fondi alle scuole è emblematica e guarda al futuro. Anche noi stiamo investendo sulle scuole a cominciare dall'edilizia».

Sono 1845 le sottoscrizioni giunte finora a Italia Paradiso, il manifesto d'intenti lanciato lo scorso 30 maggio a Cagliari. Tra i sottoscrittori anche il teologo Vito Mancuso, lo scrittore Paolo Rumiz, l'architetto Stefano Boeri e il regista Paolo Sorrentino. Il progetto Sardegna chi_ama, è stato ribadito, non si ferma qui. Il manifesto - ha concluso Fresu - potrebbe essere portato all'attenzione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E ci potrebbero essere anche nuove iniziative sempre con lo stesso marchio. Si stanno realizzando anche cd della maratona musicale e si stanno preparando anche progetti editoriali.

Colin Farrell pronto ad entrare nel cast di "True Detective 2"

Colin Farrell è in trattative per un ruolo da protagonista nella seconda stagione di "True Detective", serie Hbo scritta di Nic Pizzolatto e già divenuta cult del piccolo schermo. L'indiscrezione è di Variety. Quello di Farrell non sarà l'unico nome di grido della nuova stagione: Pizzolatto ha già annunciato che saranno tre i protagonisti del prossimo "True Detective" che cambia location, dalla Louisiana alla California, di cui almeno uno femminile, e con un plotone di star pronte a tutto pur di entrare nel cast. A giorni ne sapremo certamente di più.

"True Detective" intanto si gode la prima trionfale stagione (che in Italia vedremo su Sky Atlantic da settembre), coronata da uno straordinario successo di critica e di pubblico e dalle numerose candidature agli Emmy, incluse quelle dei due attori protagonisti, Matthew McCounaghey e Woody Harrelson.

Diritti Tv Calcio: Bogarelli, la Lega vSerie A voleva allargare bacino utenza

Il vero senso del bando lanciato dalla Lega Calcio di Serie A per i diritti televisivi relativi alle stagioni calcistiche 2015-2018 è quello di "allargare il bacino d'utenza. Siamo partiti da 5,2 milioni di abbonati: se alla fine arriveremo a 5,6-5,8 milioni avremo fatto un buon lavoro. Le piattaforme in gara possono farsi guerra per il contenuto. Il nostro scopo è avere più consumatori di calcio in tv. Perché prima o poi la concorrenza rallenta, è un percorso naturale". Lo ha affermato Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy, in una intervista rilasciata a Milano Finanza.

Secondo Bogarelli "la Nazionale rappresenta un momento importante d'ascolto quando gioca i Mondiali o gli Europei: il target di pubblico balza subito da 13-15 milioni a 26-27 milioni. Ma non sono fan del calcio, sono solo coinvolti nell'esperienza emotiva del tifo collettivo. Non il bacino ideale in fatto di motivazione d'acquisto. Certo, sarebbe meglio se a fronte degli attuali 14-15 milioni di spettatori interessati ce ne fossero 25 milioni come per la Nazionale. Ma così non è. Oggi è tanto averne 15 milioni. Peccato che poi solo 5,2 milioni paghino per vederlo (su un parco abbonati complessivo di Sky e Premium di 6,5-7 milioni di clienti, ndr). Per questi 15 milioni di italiani il calcio non è la ragione di vita. Ci sta che ci sia solo un terzo di veri appassionati. L'ideale sarebbe portare il target al 50%, quindi 7-8 milioni".

Bernabè: operazione Mediaset-Telefonica "strategicamente giusta"

"Nel caso specifico, si tratta di un'operazione forse ancora più complicata per la complessità della situazione finanziaria di Prisa (gravata da un debito di 3 miliardi, ndr) e in più vanno considerate le implicazioni politiche. Ma strategicamente è un'operazione giusta". Lo ha affermato Franco Bernabè, ex numero uno di Telecom Italia, in una intervista rilasciata a Milano Finanza, riferendosi al recente accordo raggiunto tra Telefonica e Mediaset per la spagnola Digital Plus e all'ingresso della società iberica nel capitale di Mediaset Premium.

Telefonica, sempre più tv sul modello Hbo

Il 19 giugno, data della proclamazione di Felipe VI, giornata storica per la Spagna. Ovviamente per l’avvicendamento al trono. Ma non solo. Quella cerimonia, trasmessa in mondovisione, non è stata ripresa dalle telecamere dell’emittente pubblica Tve, come era sempre accaduto finora nel caso di eventi di portata istituzionale. No, è un prodotto targato Telefónica. Segnale evidente del fatto che il gigante delle tlc - come ripetono con sempre maggiore insistenza gli analisti del settore, usando una formula gergale - ormai «va a por todas». Ossia, si gioca il tutto per tutto. E lo fa in un campo, come quello televisivo, che giurava di aver abbandonato per sempre un decennio fa. Allora, sommersa dai debiti, fu costretta a disfarsi di Antena3 e, poco dopo, a sciogliere la divisione Admira Media, alla quale faceva capo la pay tv Via Digital, obbligata alla fusione con Canal Satelite Digital, controllata da quella che all’epoca era la corazzata del Grupo Prisa. Ora fa il cammino esattamente inverso. E non per capriccio o tentando un nuovo salto verso l’ignoto. Il panorama è radicalmente cambiato, la telefonìa tradizionale è in declino e il business si sostiene solo con una forte scommessa sul settore televisivo.

In più, gli scenari interni si sono rovesciati. Il colosso della comunicazione fondato da Jesús de Polanco, editore del quotidiano El País, ha accumulato un indebitamento monstre da 3 miliardi di euro. Così che la società guidata da César Alierta non ha avuto difficoltà a restituirgli il favore, inghiottendo per intero la compagnia nata sulle ceneri di Canal Satelite: Telefónica, che già controllava il 22% di Digital Plus, ha acquistato un mese fa per 750 milioni il 56% appartenente a Prisa, e sta per staccare un ulteriore assegno di 335 milioni per ottenere da Mediaset il pacchetto azionario mancante, che gli consentirà di avere il controllo totale sulla società. A questo, poi, si aggiunge l’ultima operazione sul fronte italiano, con l’ingresso nel capitale di Mediaset Premium. Uno «shopping» costoso ma calibrato, che non ha nulla di casuale.

La «teleco» spagnola ha una strategia precisa, che si va delineando a grandi passi. Il vero asso nella manica — quello con cui i top manager madrileni stanno presentando i loro piani di sviluppo ai grandi fondi d’investimento stranieri — è quello di trasformare Telefónica in una sorta di Hbo europea. Anzi, marcatamente spagnola, a sottolineare il peso ormai fondamentale a livello globale di una lingua parlata da circa 580 milioni di persone. La madrepatria ha in fondo una rilevanza marginale in fatto di numeri, rispetto al complesso del continente latino-americano, e agli stessi Stati Uniti dove, in prospettiva, gli «hispanohablantes» potrebbero superare i 100 milioni di persone. Produrre contenuti di alta qualità, film e serie televisive (come fa Hbo con un’infinità di titoli, da Sex and the City ai Soprano o Games of Thrones) significa trasformare la sua pay-tv in qualcosa di imprescinbibile. Produzione propria ed esclusiva. Un progetto che si basa sul rafforzamento di una piattaforma basata sul «quadruple play», che sta portando già risultati rilevanti alla compagnia nel suo complesso: l’offerta «fusión», che integra in un solo pacchetto telefonìa fissa e mobile, fibra ottica ad alta velocità per il collegamento Internet e 80 canali di Movistar Tv, consente di far quadrare il cerchio. La scelta «all in one» limita i danni sul fronte telefonico (il fisso non genera più guadagni, il cellulare dà sempre meno introiti, ma quantomeno la compagnia ha potuto bloccare la recente fuga di abbonati, determinata da una guerra delle tariffe scatenata dagli avversari di Vodafone e Orange), e permette di concentrarsi sulle sfide del futuro.

Sfide televisive, appunto. Con margini di crescita impressionanti se si pensa che, solo in Spagna, gli attuali 3,5 milioni di abbonati delle pay-tv potrebbero diventare 10 nei prossimi cinque anni. E all’estero (in Argentina, ad esempio, Telefónica controlla Telefé) si aprono enormi praterie. In quest’ottica nasce Telefónica Studios (produrrà almeno 25 film nei prossimi tre anni, oltre a un numero ancora indefinito di serie televisive). La nuova entrata nel portafoglio di famiglia, Digital Plus, porta in dote la ricchezza dei canali tematici di Canal+, mentre le forme di collaborazione con Mediaset Premium sono ancora tutte da esplorare. In gioco, e con un peso determinante in questo scenario, ci sono poi i diritti per i grandi eventi sportivi. Telefónica si è già assicurata, a partire dal 2016, la Formula1 e il mondiale di motociclismo. L’asta per la Champions sembra invece che abbia visto prevalere (anche se manca la conferma ufficiale dell’Uefa) il gruppo Mediapro. Il cui patron, Jaume Roures, è già comunque pronto a negoziare con Alierta perché le partite trasmesse dai suoi canali GolT vengano ospitate sulla piattaforma Movistar Tv. A un prezzo, questo sì, che si prevede particolarmente salato.

di Alessandro Oppes
per "La Repubblica"

Playstation, non più solo giochi la tv ora si guarda dalla console

La competizione per conquistare il mercato degli streaming media player si fa sempre più tesa. E dopo l’arrivo quest’anno di Amazon Fire Tv e della nuova piattaforma Android TV di Google, la pioniera Apple Tv ha un nuovo, temibile concorrente: Sony. Che il prossimo autunno lancerà in tutto il mondo Playstation Tv, facendo ufficialmente ingresso nel segmento dei set top boxes, i dispositivi da collegare direttamente al televisore per portare il mondo dello streaming video e delle app nel salotto di casa.

Riedizione della Playstation Vita Tv, già in distribuzione nel mercato giapponese, Playstation Tv è un dispositivo di dimensioni assai contenute –un parallelepipedo di 6 centimetri per 10, all’incirca le dimensioni di una scatola di carte da gioco – che costituisce un prodotto per molti versi equivalente ad Apple Tv e Amazon Fire Tv, le attuali maggiori concorrenti, a cominciare dal prezzo di base, 99 dollari, e dalle possibilità che offre. Il box della casa giapponese, infatti, permetterà la riproduzione in streaming di contenuti video e audio sul televisore domestico, prelevandoli dalle librerie domestiche degli utenti o utilizzando applicazioni specializzate in streaming di film e serie televisive, come Netflix e Hulu. Una funzionalità del tutto simile a quello offerte dai rivali Apple e Amazon, e che fa leva sull’enorme popolarità del consumo di video dal web: secondo stime di Gartner, sono ormai oltre un miliardo – 28 milioni solo in Italia – le persone che guardano programmi tv, film e altri contenuti video su Internet. Un trend che è iniziato su computer e dispositivi mobili, come smartphone e tablet, ma che, grazie proprio agli streaming media player, sta iniziando ad invadere il salotto di casa. Secondo una ricerca di Park Associates, il 20% delle famiglie negli Stati Uniti ha un dispositivo apposito, sia esso Apple Tv, Google Chromecast, Roku o Amazon Fire Tv.

E la crescita dovrebbe continuare in futuro: le stime di In-Stat suggeriscono che già nel 2016 ci saranno, in Europa e in Nord America, oltre 100 milioni di famiglie dotate di uno streaming media player. Si tratta dunque di un mercato dalle prospettive di grande espansione, di cui Sony ha bisogno visto che non è ancora uscita dalla lunga crisi che l’ha colpita sei anni fa e che ha portato ad importanti ridimensionamenti, come il ritiro del marchio Vaio dal mercato dei personal computer. Del resto, nel settore combinato videogame-tv la casa giapponese è ben posizionata: negli ultimi dieci anni il colosso di elettronica di consumo ha più volte raggiunto la leadership nelle console domestiche per videogiochi, e ha sempre prestato grande attenzione alle possibili convergenze tra mercato videoludico e fruizione di contenuti. La Playstation 2, la console Sony succeduta nel 2000 all’originale Playstation, è stata una delle prime macchine per videogiochi ad essere utilizzabile anche come lettore di film su formato dvd. Una funzione in più che ha giocato un ruolo importante nello straordinario successo della console, più di 150 milioni di unità vendute nel mondo. E anche la successiva Playstation 3 – nel 2006 - ha mantenuto la tradizione, con la compatibilità per i film su supporto Blu-Ray disc, mentre la versione 4 si è già aperta allo streaming di contenuti video. È proprio l’origine videoludica a costituire la maggior differenza – e il maggior valore aggiunto – di Playstation Vita rispetto ai rivali di Google, Apple e Amazon. Mentre Apple Tv offre solo la possibilità di usare i videogiochi per iPhone e iPad su grande schermo, Chromecast, la prossima Android Tv e Amazon Fire hanno fatto delle app videoludiche un punto di forza. Ma Sony è andata decisamente oltre, potendo contare sul proprio enorme catalogo di videogame.

PlayStation Tv offre naturalmente, oltre all’intrattenimento video, una forte focalizzazione sul gaming, con la compatibilità con i controller Dualshock della Playstation 4. Quando arriverà sul mercato il dispositivo supporterà ben mille titoli, provenienti dai vari dispositivi Sony: la portatile Playstation Vita (di cui la Ps Tv è una versione da salotto), ma anche Psp e Playstation One, la console originale della serie. Non solo: entro la fine dell’anno dovrebbe essere disponibile anche il servizio Playstation Now, che entrerà in fase beta il prossimo 31 luglio e che permetterà di giocare in streaming con i videogiochi della Playstation 3: al momento del lancio supporterà ben mille giochi. Non solo: PlayStation Tv è anche in grado di connettersi alla console PS4 tramite la funzionalità Remote Play, in modo da offrire un secondo schermo alla console maggiore. Con queste caratteristiche, spiega Sharon Kapitula, platform planning manager di Sony, “Playstation Tv è adatta alle famiglie con figli, che vogliono passare del tempo insieme davanti al televisore”. Ma è anche posizionata come testa di ponte per attirare nuove persone nel mondo videoludico di Sony. “E’ il modo più semplice ed accessibile per entrare a far parte dell’ecosistema Playstation”. Se il gaming è forte, rimane sconosciuta l’esatta composizione del catalogo di Playstation Tv sul fronte video. Kapitula ha sottolineato che Sony è attualmente “in trattativa per una partnership con differenti compagnie, con cui abbiamo già collaborato su altre piattaforme”, come Youtube, Crackle, Netflix, Hulu, Amazon e Hbo Go, già disponibili su Playstation Vita.

di Valerio Maccari
per "La Repubblica"

Cade in bici, molto grave il vicedirettore del Tg2 Rocco Tolfa

Un banale incidente in bici s’è trasformato in un vero e proprio dramma per Rocco Tolfa, vicedirettore del Tg2, ricoverato in gravissime condizioni in seguito, appunto, ad una rovinosa caduta con la sua bicicletta avvenuta ieri mattina a Priverno, piccolo centro dei Lepini in provincia di Latina. Il giornalista era uscito con alcuni amici e stava pedalando sulla vecchia 156 quando, all’altezza dello svincolo sulla Marittima, compiendo una semicurva, ha perso aderenza sull’asfalto probabilmente molto viscido a causa della pioggia della scorsa notte.

La bici è scivolata giù di colpo e Tolfa ha battuto violentemente la testa sull’asfalto. A chiamare i soccorsi è stato il cognato dell’uomo, che faceva parte del gruppetto. Dopo l’intervento degli uomini del 118, Tolfa è stato trasferito in eliambulanza al «San Camillo» di Roma dove si trova ora in coma farmacologico. Il giornalista frequenta la provincia di Latina in quanto originario di Roccagorga, piccolo comune lepino, dove possiede ancora una casa che visita quasi sempre nei fine settimana.

domenica 13 luglio 2014

Paul Haggis, in progetto serie tv per HBO

Paul Haggis dirigerà una serie televisiva dell'HBO. Il regista di "Crash", premio Oscar, tra i più raffinati autori di Hollywood, che ama essere paragonato a Michelangelo Antonioni, lo ha annunciato al XII Ischia Global Fest, manifestazione da nove anni lo vede tra i protagonisti. «Non posso dire di più, per vincoli contrattuali - aggiunge -, neanche i tempi in cui questo progetto televisivo si svilupperà, ma è la prima volta in assoluto che lo annuncio e mi faceva piacere farlo qui. Posso solo dire che sarà un progetto audace come tutti quelli dell'HBO, altrimenti non avrei accettato».

«Credo che nella televisione oggi si possa combinare estetica e contenuti, ci sono serie che mi piacciono molto, e anche io guardo "House of cards" e "Il trono di spade" - spiega ancora il regista -. So che hanno successo anche in Italia, sono ottimi prodotti. Tanti grandi autori e sceneggiati migrano verso la tv ma non credo sia la fine del cinema. Il modo di girare in tv certo è più veloce, ma in fondo anche con "Crash" dovetti lavorare in grande velocità, però le serie sono lunghe e si possono esplorare meglio i personaggi attraverso un maggior arco temporale».

Inzaghi e Tevez nei nuovi spot Mediaset Premium

In vista della prossima stagione calcistica 2014/2015, Mediaset Premium schiera in campo due testimonial d’eccezione: Pippo Inzaghi e Carlos Tevez. L’allenatore del Milan e l’attaccante della Juventus hanno vestito i panni degli attori per diventare i nuovi “professori” d’eccezione della “Premium Academy”, il luogo in cui i tifosi più appassionati imparano a sostenere la propria squadra come un vero e proprio dodicesimo uomo in campo.

Inoltre, la campagna, i cui spot saranno trasmessi a partire da lunedì 14 e in versione integrale da domenica 27 luglio, avrà numerose declinazioni a livello regionale, con protagonisti Hernanes dell’Inter, Borja Valero della Fiorentina, Matteo Darmian del Torino e Alessandro Florenzi della Roma.

La creatività è firmata Havas WW Milan e la regia degli spot è di Ron Scalpello per Movie Magic.

La promozione che Premium propone ai nuovi clienti (dal 14 Luglio al 30 Settembre) prevede l’abbonamento a Calcio e Sport a 19€ al mese (anziché 26€) per 6 mesi. Sono inclusi anche Serie, Documentari, Alta Definizione e Premium Play.