giovedì 30 luglio 2015

Rai: Governo battuto al Senato, martedì voto Vigilanza

La riforma della Rai avrà con ogni probabilità il via libera del Senato domani, ma sarà una vittoria a metà per il governo, battuto oggi su uno dei punti chiave del disegno di legge: la delega all'esecutivo sulla riforma del canone, che è stata soppressa, con il sì di 19 senatori della minoranza Dem e dei verdiniani, che non hanno garantito il loro sostegno alla maggioranza.

L'incidente arriva all'indomani della decisione di andare al rinnovo del cda con la legge Gasparri, che Palazzo Chigi ha tentato fino all'ultimo di scongiurare. La Commissione di Vigilanza ha deciso di votare già martedì per l'elezione di sette dei nove membri del cda di competenza della bicamerale con un'accelerazione che ha scatenato la protesta di M5S. L'accusa è che ci sia un accordo tra Pd e Forza Italia non solo per arrivare alla spartizione dei consiglieri, ma anche per blindare la maggioranza dei due terzi necessaria per il presidente. Anche la minoranza Dem non nasconde le proprie perplessità sulle modalità con cui si è arrivati al rinnovo per il cda, ma nel Pd è soprattutto lo stop di oggi a Palazzo Madama a pesare.

Se Lorenzo Guerini minimizza, sostenendo che «è fisiologico andare sotto su qualche emendamento» e che «se necessario si correggerà alla Camera», dall'altra Matteo Orfini avverte che «se il dissenso diventa consuetudine» si finisce con «smontare il partito». Per Forza Italia quello del Senato non è solo un incidente. «Verdiniani o non verdiniani la maggioranza non c'è più. Good morning Vietnam-Senato», scrive su twitter Renato Brunetta. «La riforma della Rai di Renzi è carta straccia come lo è lo stesso presidente del Consiglio», attacca il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico (M5S).

Parole arrivate a Palazzo Madama mentre crescevano i timori della maggioranza su un possibile ulteriore stop, questa volta sull'art.2 del ddl, quello centrale con le nuove regole sulla governance, poi scemati in serata dopo la decisione della minoranza Dem di non forzare la mano sul'introduzione del sistema duale.

Dalla prossima settimana i giochi si sposteranno tra Palazzo San Macuto e Palazzo Chigi. Il premier dovrebbe indicare nei prossimi giorni il nome del dg e del presidente. Secondo i rumors, non è escluso un tandem tutto al femminile. Per la guida aziendale circolano i nomi di Marinella Soldi di Discovery e Tinni Andreatta, attuale direttore della fiction della tv pubblica, ma sarebbero in corsa anche uomini di prodotto come Andrea Scrosati di Sky o Andrea Castellari di Viacom. Per la presidenza si fa il nome di Luisa Todini, che potrebbe piacere a Forza Italia (anche se la loro prima scelta è Antonio Pilati), ma pare più probabile che si opti per un volto noto della Rai (probabilmente un ex, come ad esempio Giovanni Minoli) o un profilo istituzionale che possa svolgere un ruolo di garanzia. Quanto ai consiglieri, la maggioranza dovrebbe averne quattro, due il centrodestra. Circolano, tra gli altri, i nomi di Antonio Campo Dall'Orto, Ferruccio De Bortoli, Marcello Sorgi, Bianca Berlinguer. Anche M5S avrà un proprio rappresentante: la figura in pole position è quella di Carlo Freccero.

(Fonte: Ansa)

CdA Rai vota tre vicedirettori alla Tgr

In una giornata bollente sul fronte Rai, arrivano anche nuove nomine dal consiglio di amministrazione che si è riunito a Viale Mazzini. Con ogni probabilità le ultime della gestione del dg Luigi Gubitosi, che si appresta a passare il testimone nelle prossime settimane.

Sono tre le nomine a vicedirettori della Tgr decise dal consiglio. Giuseppina Paterniti, Ines Maggiolini, Renato Cantore. Si tratta di tre avvicendamenti: i nuovi vicedirettori sostituiscono Giuseppe Gioia, Carlo Verna e lo scomparso Pietro Pasquetti. La scelta del consiglio è arrivata proprio mentre la Vigilanza decideva la convocazione per martedì prossimo per l'elezione dei sette membri del cda di sua competenza e in Senato andava in scena la sconfitta del governo, battuto sull'art.4 con la delega sul canone.

(Fonte: Ansa)

Mediaset in utile ma Italia fatica, evita stime su 2015

I conti di Mediaset migliorano rispetto al 2014, ma soprattutto grazie alla Spagna: in Italia ancora si fatica, anche se qualche segnale positivo dal taglio dei costi e dalla raccolta pubblicitaria estiva c'è. Il quadro economico generale è però ancora troppo instabile e il gruppo non si sente di fare stime sull'andamento dell'intero 2015.

Nel primo semestre il gruppo Mediaset nel suo complesso ha infatti registrato un utile di 24 milioni rispetto a un 'rosso' di 20 milioni dello stesso periodo del 2014, con ricavi sostanzialmente stabili a 1.721 milioni. In Italia le attività restano però in perdita (anche se in riduzione da 29 a 20 milioni) con il vertice che è riuscito a limare i costi di altri dodici milioni dopo i forti interventi degli ultimi anni. In estate la raccolta pubblicitaria è leggermente positiva (con luglio che vede un rialzo a una cifra 'bassa'), mentre nel primo semestre - con il mercato nel suo complesso in forte calo - i ricavi pubblicitari televisivi lordi si sono attestati a 1.011 milioni (-0,8% sui primi sei mesi 2014) mentre nel solo secondo trimestre sono stabili.

Ma per l'incertezza del quadro economico generale «risulta ancora estremamente difficile formulare previsioni circa l'evoluzione annua del mercato pubblicitario italiano» così come «la ridotta prevedibilità dei mercati di riferimento e l'elevata volatilità del ciclo economico rendono difficile una stima puntuale» dei risultati generali a fine anno, commenta il Biscione.

Mentre in Italia il Cda ha autorizzato la controllata Rti a perfezionare l'operazione di acquisizione dell'80% di radio R101 da Mondadori con un'operazione che sarà finalizzata entro settembre, alla Borsa di Madrid i risultati di Mediaset Espana sono stati accolti con un calo del titolo di quasi il 10%. Nonostante tutti dati positivi, a far scattare le vendite sarebbero stati i timori che la frenata dei ricavi nel secondo trimestre e in generale della raccolta pubblicitaria in Spagna non faccia rispettare le stime degli analisti per fine anno. Ma un segnale di ottimismo per l'avvio di Piazza Affari è stato dato nel corso della conference call con gli analisti finanziari: nonostante la scarsa visibilità («si lavora mese per mese») secondo i manager del Biscione al momento non ci sono le condizioni per cambiare le stime di una crescita compresa tra il 2 e il 4% della raccolta pubblicitaria in Italia a fine anno.

(Fonte: Ansa)

Temptation Island 2, trionfa amore anche sui social

Estate tempo di flirt, si sa. Ma se uno va in un resort di lusso con il proprio compagno per mettersi alla prova, decidendo consapevolmente di farsi separare (lui circondato da ragazze da sballo con il ruolo di tentatrici e lei assediata da corteggiatori palestrati da copertina) in più sapendo di essere ripresi, cosa succede? Lacrime, sguardi languidi, mani furtive che si intrecciano sotto le coperte, rese dei conti ai falò sulla spiaggia, addii e ripensamenti. Ma alla fine a trionfare è stato, in alcuni casi inaspettatamente, l'amore. Questo in sintesi 'Temptation Island 2', il docu-reality show di Canale 5 targato Maria De Filippi, che si è concluso martedì: gli ascolti ovviamente ne hanno beneficiato registrando il record stagionale e aggiudicandosi la prima serata (con 3.787.000 telespettatori, 20.9% di share), ma soprattutto sui social dove a distanza di due giorni il dibattito è ancora aperto.

Così, al di là di polemiche, detrattori che hanno stroncato senza mezzi termini il programma, a parlare restano i numeri. Centomila tweet, primo in tendenza mondiale per tutta la durata dell'ultima puntata. Alla conduzione l'ex gieffino Filippo Bisciglia, che aveva guidato anche la prima edizione, e al quale va dato atto di aver fatto un gran lavoro su se stesso, soprattutto per quanto riguarda la dizione, lo scorso anno l'accento romano era decisamente più marcato e l'inesperienza come conduttore era palpabile, l'auditel sempre favorevole.

Nel corso delle 6 puntate il programma, che ha messo alla prova l'amore di 6 coppie non sposate e senza figli, ha registrato una media di 3.337.000 spettatori con una share del 17.6%, toccando picchi di 4.130.000 spettatori e del 32% di share. In ulteriore crescita il gradimento tra i giovanissimi: 37.7% di share sul target 15-24 anni e 38.5% di share tra i 15-19enni. In particolare, ottimo riscontro anche sul pubblico femminile compreso tra i 20-24 anni, dove il programma registra il 43% di share.

Durante la loro permanenza sull'isola ne sono successe di tutti i colori: presunti tradimenti, finti flirt e avvicinamenti pericolosi. Alla fine, però, tutte le coppie si sono chiarite e hanno deciso di uscire con il partner con cui erano entrati. Ad abbandonare il gioco prima del previsto sono stati Teresa e Salvatore, che non riuscivano più a stare separati. L'unica coppia scoppiata quella formata da Aurora e Gianmarco. Il ragazzo aveva deciso di mollare la fidanzata dopo aver visto il feeling che si era instaurato con il tentatore Giorgio.

(Fonte: Ansa)

Presentato l'EuroBasket maschile 2015, in esclusiva tv Sky

Virzì, serve riforma per Rai più moderna

Serve «una riforma, per avere una Rai più moderna, perché ci sia un mercato, e si accettino delle sfide. I produttori e autori non possono essere servi di un sistema». Ne è convinto Paolo Virzì che stamattina alla Casa del Cinema era alla presentazione delle proposte illustrate dai 100Autori per la riorganizzazione editoriale e industriale della produzione di fiction, documentario, animazione e contenuti per il Web della Rai, in vista della riforma dell'azienda pubblica.

Suggerimenti per riconfigurare l'assetto della Rai e ridistribuirne le risorse valorizzando i talenti, i nuovi linguaggi e il ruolo di autori e produttori indipendenti. Tra i punti principali c'è l'idea di diversificare l'impegno della produzione in 4 direzioni editoriali autonome ma in costante dialogo: una con missione generalista per la diffusione di prodotto destinato prioritariamente ad un pubblico domestico; una che produca contenuti a vocazione internazionale; una per sperimentare nuovi formati e linguaggi destinati al Web; e una per lo scouting, il tutoraggio e debutto di nuovi autori e produttori.

Tra gli altri punti, un budget per i canali destinati all'infanzia (Gulp e Yoyo) di produzione e/o coproduzione adeguato a coprire non meno del 50% del complessivo volume di messa in onda; quote specifiche per i documentari su ciascuna delle reti; l'introduzione di penali a carico dei broadcaster in caso di mancato adempimento delle quote obbligatorie di investimento e programmazione; budget adeguati per tutte le direzioni editoriali e una ridistribuzione della quota dei diritti per i produttori (non meno del 25% sulla totalità dei proventi dell'opera) e gli autori (non meno del 5%).

«Non siamo qui per criticare ma per rispondere ad uno scenario in atto, a nuovi player, nuovi stili narrativi e al cambiamento del pubblico» sottolinea Francesco Bruni, presidente dei 100Autori. «Speriamo che il mondo politico e il governo leggano e discutano queste proposte» dice Andrea Purgatori, coordinatore nazionale dell'associazione. E sul progetto di riforma Rai approdato al Senato, aggiunge «mi pare curioso che il dibattito sul nuovo cda preveda un ruolo per tutti i gestori di contenuto e non per chi i contenuti li fa».

(Fonte: Ansa)

Novità e conferme nei grandi talent show di Sky Uno

Tra grandi novità e conferme, riparte a settembre su Sky Uno la stagione dei più attesi talent show, con le nuove edizioni dei format di maggior successo al mondo: X Factor, MasterChef, Italia’s Got Talent, a cui si andrà ad aggiungere il nuovissimo Top Gear.

La nuova e sorprendente stagione TV di Sky Uno sarà inaugurata da X FACTOR,  che quest’anno debutterà ancor prima, il 10 settembre. L’edizione 2015, in onda per 14 settimane, sarà ricca di novità a partire da una giuria esplosiva, rinnovata al 50%, composta da Mika, Elio, Fedez, e Skin, che già da mesi sono al lavoro per cercare la prossima pop star italiana. Alessandro Cattelan è confermato per il quinto anno alla conduzione del talent show canoro, che quest’anno ha aperto le porte a band e formazioni musicali, rivoluzionando, per la prima volta al mondo, la categoria storicamente dedicata ai gruppi vocali.

Dopo aver incoronato la nuova pop star italiana, la caccia al talento si sposta in cucina: a dicembre debutterà MASTERCHEF, il cooking show di maggiore successo della TV che per la sua quinta stagione sfodera una novità assoluta: una giuria a 4 arricchita dalla competenza ed energia di Antonino Cannavacciuolo. Due stelle Michelin, già star di “Cucine da Incubo, lo chef si aggiunge al trio che ha decretato il successo della versione italiana del format: Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich. Un nuovo punto di vista che renderà ancora più difficile e avvincente la selezione degli aspiranti MasterChef italiani.

E dalla cucina si passa al talento a tutto tondo con la seconda edizione targata Sky di ITALIA’S GOT TALENT, celebre format ideato da Simon Cowell, che torna in onda in primavera. Il debutto su Sky è stato segnato da un enorme successo di pubblico, con ascolti record, e la realizzazione di uno show che ha visto al centro un livello altissimo di performance particolari e spettacolari. Ma soprattutto una giuria all star confermata per intero. Claudio Bisio, Frank Matano, Luciana Litizzetto e Nina Zilli torneranno a sedersi al tavolo della giuria e dall’autunno saranno impegnati nelle tappe di casting in tutta Italia. Primo appuntamenti già a settembre a Riccione e poi a Napoli, da cui partirà la ricerca di talenti di ogni età e categoria. Vanessa Incontrada, invece, si dedicherà alle riprese di una nuova fiction e commenta con queste parole l’avventura di Got Talent: «E’ stato meraviglioso lavorare a questo super show, dove ho ritrovato Claudio Bisio, Luciana Littizzetto e dove ho potuto conoscere dei compagni di viaggio insostituibili come Frank Matano e Nina Zilli. Porterò sempre con me questa fantastica esperienza».

Ad aggiungersi alla grande stagione dei talent show, una novità assoluta di tutt’altro genere arricchirà il palinsesto di Sky Uno dal prossimo anno: la prima edizione italiana di TOP GEAR. Alla conduzione, due talenti, due personalità del mondo dell’intrattenimento e dei motori, che rappresentano perfettamente quel mix di competenza tecnica, passione, goliardia che ha portato il format a conquistare non solo gli appassionati di motori. Guido Meda – a capo della redazione Motori e vice direttore di Sky Sport, ottimo pilota amatoriale di auto e moto – e Joe Bastianich -  al comando un impero della ristorazione, da sempre appassionato di motori a due e quattro ruote, ottimo pilota e grande collezionista di auto d’epoca – saranno i due conduttori a cui si unirà un terzo. Distribuito in 230 paesi nel mondo da BBC Worldwide, il format è visto da un’audience globale di 350 milioni di spettatori e la versione italiana non tradirà lo stile ironico,  provocatorio, e al tempo stesso credibile di quella UK.