I conti di Mediaset migliorano rispetto al 2014, ma soprattutto grazie alla Spagna: in Italia ancora si fatica, anche se qualche segnale positivo dal taglio dei costi e dalla raccolta pubblicitaria estiva c'è. Il quadro economico generale è però ancora troppo instabile e il gruppo non si sente di fare stime sull'andamento dell'intero 2015.
Nel primo semestre il gruppo Mediaset nel suo complesso ha infatti registrato un utile di 24 milioni rispetto a un 'rosso' di 20 milioni dello stesso periodo del 2014, con ricavi sostanzialmente stabili a 1.721 milioni. In Italia le attività restano però in perdita (anche se in riduzione da 29 a 20 milioni) con il vertice che è riuscito a limare i costi di altri dodici milioni dopo i forti interventi degli ultimi anni. In estate la raccolta pubblicitaria è leggermente positiva (con luglio che vede un rialzo a una cifra 'bassa'), mentre nel primo semestre - con il mercato nel suo complesso in forte calo - i ricavi pubblicitari televisivi lordi si sono attestati a 1.011 milioni (-0,8% sui primi sei mesi 2014) mentre nel solo secondo trimestre sono stabili.
Ma per l'incertezza del quadro economico generale «risulta ancora estremamente difficile formulare previsioni circa l'evoluzione annua del mercato pubblicitario italiano» così come «la ridotta prevedibilità dei mercati di riferimento e l'elevata volatilità del ciclo economico rendono difficile una stima puntuale» dei risultati generali a fine anno, commenta il Biscione.
Mentre in Italia il Cda ha autorizzato la controllata Rti a perfezionare l'operazione di acquisizione dell'80% di radio R101 da Mondadori con un'operazione che sarà finalizzata entro settembre, alla Borsa di Madrid i risultati di Mediaset Espana sono stati accolti con un calo del titolo di quasi il 10%. Nonostante tutti dati positivi, a far scattare le vendite sarebbero stati i timori che la frenata dei ricavi nel secondo trimestre e in generale della raccolta pubblicitaria in Spagna non faccia rispettare le stime degli analisti per fine anno. Ma un segnale di ottimismo per l'avvio di Piazza Affari è stato dato nel corso della conference call con gli analisti finanziari: nonostante la scarsa visibilità («si lavora mese per mese») secondo i manager del Biscione al momento non ci sono le condizioni per cambiare le stime di una crescita compresa tra il 2 e il 4% della raccolta pubblicitaria in Italia a fine anno.
(Fonte: Ansa)
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