lunedì 30 giugno 2014

Borsa Londra: +1,5% BSkyB, dopo asta Serie A

Seconda seduta consecutiva di rialzo a Londra per BSkyB che guadagna l'1,5%, e viaggia in controtendenza rispetto all'indice Ftse100, sulla scommessa degli operatori che stia per subire un'accelerazione il progetto Sky Europe, cioè l'integrazione con le controllate di 21st Century Fox, Sky Deutscheland e Sky Italia.

Secondo quanto riportato dal Telegraph nel weekend il momento più adatto per portare a termine l'operazione potrebbe essere proprio nella finestra tra l'asta dei diritti della Serie A italiana, che si è chiusa giovedì scorso, e la gara per le licenze della Premier League inglese a fine anno. Questo perché uno dei temi rilevanti per completare il deal, prima delle tematiche legate al business nel Regno Unito, è il profilo finanziario di Sky Italia in termini di costi e di scenario competitivo.

L'esito della gara per la Serie A, con Sky che porterà a casa tutti i match sulla piattaforma satellitare e Mediaset che otterrà le partite delle otto squadre principali in digitale, permette maggiore chiarezza sulle prospettive e di entrare nel merito delle valutazioni: a questo proposito però, secondo Nomura, lo scenario delineatosi post-gara potrebbe permettere a Fox (azionista di Sky Italia) di strappare un prezzo più basso di quanto desiderato «sebbene dal nostro punto di vista circa 3 miliardi di euro sembrano ancora ragionevoli». Sky Italia non è riuscita nel suo tentativo di ottenere l'esclusiva, scrive Nomura, lasciando Mediaset «in una posizione più forte». Secondo gli stessi analisti, il tentativo del broadcaster italiano di assicurarsi l'esclusiva delle migliori squadre di Serie A sia via satellite sia via digitale puntava da una parte a controbattere all'esclusiva per la Champions League 2015-18 ottenuta da Mediaset, a migliorare le sue prospettive commerciali a spese del gruppo di Cologno e a frenare il progetto di partnership nella pay tra Mediaset e altri player.

mercoledì 25 giugno 2014

Mondiali, 19 milioni davanti alla tv per debacle azzurra

In 19 milioni davanti alla tv, a tribolare per gli azzurri, a imprecare contro le sviste dell'arbitro, a recriminare sull'espulsione di Marchisio o sul morso di Suarez a Chiellini. La disfatta di Prandelli & Co. ai Mondiali del Brasile tiene incollati gli italiani al piccolo schermo: 16 milioni sintonizzati su Rai1 per Italia-Uruguay, quasi 3 milioni su Sky, record assoluto per la piattaforma satellitare. Un risultato che migliora nettamente gli ascolti di quattro anni fa, quando - era sempre il 24 giugno - la Nazionale fu eliminata dopo il girone ai Mondiali del Sudafrica.

In media, Italia-Uruguay ha raccolto ieri su Rai1 16 milioni 40 mila telespettatori, pari al 67.92% di share. Il primo tempo ha avuto 14 milioni 639 mila spettatori con il 68.49%, la ripresa 17 milioni 338 mila con il 67.47%. Il picco in valori assoluti, 18 milioni 196 mila, è stato raggiunto alle 19.54; alle 18.35% il dato più alto in share, pari al 70%. Record su Sky: l'audience media del match, su Sky Mondiale 1 HD e Sky Uno è stata di 2.972.650 spettatori pari al 12.59%, con un picco di 3.241.786 spettatori alle 19.37, per l'episodio del morso di Suarez a Chiellini.

Una performance che migliora il precedente record, stabilito solo venerdì scorso da Italia-Costarica (2.798.804 spettatori e l'11.86% su Sky Mondiale 1 HD e Sky Uno HD). La partita - trasmessa sempre alle 18 - su Rai1 aveva sfiorato i 16 milioni (15 milioni 872 mila pari al 67.19%).

Per l'esordio degli azzurri in Brasile contro l'Inghilterra (giocato però a mezzanotte) gli spettatori erano stati su Rai1 12 milioni 770 mila (70.45%), mentre 2,5 milioni avevano scelto di seguirla su Sky Mondiale 1 HD e su Sky Uno HD (2.495.411 con il 13.8%).

Nel 2010, invece, la disfatta azzurra coincise con il risultato di ascolto più basso in termini assoluti ottenuto dalla Nazionale ai Mondiali del Sudafrica. Era sempre il 24 giugno - ed erano le 16 in Italia - quando l'Italia scese in campo contro la Slovacchia: 14 milioni 243 mila appassionati pari al 74.28% su Rai1, 1.843.567 spettatori su Sky. Le due partite precedenti degli azzurri avevano avuto risultati migliori: per Italia-Nuova Zelanda (sempre in onda alle 16, di domenica) gli spettatori erano stati 15 milioni 820 mila su Rai1 e 2 milioni 459 mila su Sky; per Italia-Paraguay (giocata di sera), 18 milioni 907 mila su Rai1, 2.542.000 su Sky.

Financial Times: Gubitosi cerca di cambiare la cultura aziendale Rai

Cambiare la cultura e l'organizzazione aziendale della Rai, che «negli ultimi vent'anni è stata troppo legata alla politica»: è la sfida del direttore generale Luigi Gubitosi, al centro di un articolo pubblicato oggi dal Financial Times. Nel pezzo, intitolato 'Il dg Rai cerca di cambiare la cultura aziendale' - il corrispondente del quotidiano britannico ricorda che il governo Renzi sta per lanciare una consultazione pubblica sul futuro dell'azienda alla quale ha imposto un taglio da 150 milioni.

Intanto Gubitosi ha avviato la quotazione di circa il 40% di Rai Way, la società che possiede le torri di trasmissione (il cui valore, scrive il FT, è stimato in circa 1 miliardo): «il dg si è affidato a Credit Suisse e Intesa Sanpaolo come global coordinator - si legge - e spera di concludere l'operazione per ottobre o novembre». «Secondo alcuni analisti del settore, con i suoi 14 canali e le sedi regionali la Rai è semplicemente troppo grande - scrive il Financial Times - e dovrebbe essere parzialmente privatizzata e insieme completamente liberata dalle interferenze della politica», sul modello della Bbc. «Io vedo una Rai più efficiente. Quanto debba essere grande spetta al governo», risponde Gubitosi.

Quanto alla missione di realizzare un servizio pubblico all'altezza del suo ruolo, il dg sottolinea: «Abbiamo messo da parte il trash. Abbiamo cercato di di elevare il livello culturale della nostra produzione. Ho detto al mio arrivo che non mi sarei preoccupato di perdere un paio di punti di share pur di raggiungere questi obiettivi».