mercoledì 25 giugno 2014

Financial Times: Gubitosi cerca di cambiare la cultura aziendale Rai

Cambiare la cultura e l'organizzazione aziendale della Rai, che «negli ultimi vent'anni è stata troppo legata alla politica»: è la sfida del direttore generale Luigi Gubitosi, al centro di un articolo pubblicato oggi dal Financial Times. Nel pezzo, intitolato 'Il dg Rai cerca di cambiare la cultura aziendale' - il corrispondente del quotidiano britannico ricorda che il governo Renzi sta per lanciare una consultazione pubblica sul futuro dell'azienda alla quale ha imposto un taglio da 150 milioni.

Intanto Gubitosi ha avviato la quotazione di circa il 40% di Rai Way, la società che possiede le torri di trasmissione (il cui valore, scrive il FT, è stimato in circa 1 miliardo): «il dg si è affidato a Credit Suisse e Intesa Sanpaolo come global coordinator - si legge - e spera di concludere l'operazione per ottobre o novembre». «Secondo alcuni analisti del settore, con i suoi 14 canali e le sedi regionali la Rai è semplicemente troppo grande - scrive il Financial Times - e dovrebbe essere parzialmente privatizzata e insieme completamente liberata dalle interferenze della politica», sul modello della Bbc. «Io vedo una Rai più efficiente. Quanto debba essere grande spetta al governo», risponde Gubitosi.

Quanto alla missione di realizzare un servizio pubblico all'altezza del suo ruolo, il dg sottolinea: «Abbiamo messo da parte il trash. Abbiamo cercato di di elevare il livello culturale della nostra produzione. Ho detto al mio arrivo che non mi sarei preoccupato di perdere un paio di punti di share pur di raggiungere questi obiettivi».

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